articolo originariamente pubblicato su PartodaQui il 05/05/2014
Tra i numerosi e bellissimi percorsi naturalistici che possiamo vantare in Sicilia, c’è un luogo che più di tutti gli altri sembra un vero paradiso terrestre: sto parlando della Riserva Naturale dei Laghetti di Cavagrande del Cassibile, specchi d’acqua smeralda all’interno di un canyon circondati da piccole cascate, una natura rigogliosissima, alte montagne calcaree e raggiungibili dopo un faticoso percorso.
Laghetti di Cavagrande
Uno spettacolo maestoso che comincia dal sentiero Scala Cruci – obbligatorie scarpe da ginnastica ed un minimo di allenamento escursionistico – lungo quasi 2 km e con un dislivello di 300 metri, fatto di scalini scoscesi e ripide discese sterrate. Un percorso, però, circondato da un bosco verdissimo (platano, salice, oleandro, edera, felce, ecc.) e che permette di godere di un panorama dall’alto unico: impareggiabile la vista delle alte montagne che sovrastano il canyon che circonda i laghetti, alimentati dal fiume Cassibile, che formano gole ad una profondità massima di 507 metri.
Dotatevi di un po’ di spirito di avventura e percorrete in circa un’ora il sentiero. Quando sarete quasi stremati ecco che ai vostri occhi, all’improvviso, si aprirà un panorama ancora più mozzafiato di quello visto dall’alto. Per primo compare un laghetto minore che si ricollega al corso del fiume, l’acqua è turchese e limpida, sembrerebbe quasi irreale. Procedendo per un altro brevissimo tratto, ecco che il rumore dell’acqua si fa più forte e, girato l’ultimo angolo, arriverete ai laghetti maggiori.
Tre laghetti collegati da piccole cascate, dove l’acqua da trasparente diventa verde smeraldo nei punti più profondi, le rocce emergono dai lati e si fondono con le pareti della cava a strapiombo, e numerose piante endemiche ne decorano l’intera laguna. In estate i laghi sono balneabili, ma l’acqua rimane sempre fredda.
Oltre che dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, la Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile è considerata un luogo di pregio anche da punto di vista storico e archeologico: lungo il percorso è possibile notare degli insediamenti preistorici, villaggi rupestri scavati nella roccia e necropoli risalenti ai secoli XI-X a.C. L’area si trova all’interno del Sito di Pantalica, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. (Visitabile a 20 km di distanza, sempre nel territorio di Siracusa.)
Info utili:
- La Riserva naturale orientata Cavagrande del Cassibile si trova geograficamente tra i comuni di Avola, Noto e Siracusa e sono circa 15 i sentieri che la raggiungono, ma solo tre sono percorribili dai visitatori e autorizzati dal corpo forestale. Il sentiero Scala Cruci, sicuramente il più panoramico ma anche il più insidioso, è raggiungibile da Catania percorrendo l’autostrada E45 e proseguendo per Avola.
- L’ingresso dalla Scala Cruci è gratuito, ma bisogna firmare una liberatoria prima di accedervi ed è vietato l’ingresso con scarpe non idonee.
- Il sentiero è accessibile dalle 7.30 alle 19 e viene chiuso in caso di mal tempo.
AGGIORNAMENTO
Dopo l’incendio dell’estate 2014 che ha distrutto ettari di vegetazione all’interno della riserva e ha reso i sentieri poco sicuri, molti di questi, incluso Scala Cruci, sono stati ufficialemente chiusi dal corpo forestale. Attualmente l’unico sentiero fruibile per accedere ai Laghetti di Cavagrande è il sentiero Carrubella, a meno di un chilometro da sentiero principale.
-foto di Michela Arnò